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Alina e l’orco Ulrico. La letteratura per ragazzi che non ti aspetti – Fonte: BitontoTv 06.03.2012 – Domenico Sicolo – illustratore e fumettista

Alina e l’orco Ulrico. La letteratura per ragazzi che non ti aspetti – Fonte: BitontoTv 06.03.2012

Un racconto di Anna Baccelliere sull’abuso sui minori. Illustrato da Domenico Sicolo

Parlare di abuso sui minori non è mai facile. E forse diventa ancor più difficile se si sceglie di farlo ai bambini. E’ questa la sfida raccolta da “Alina e l’orco Ulrico”, un racconto per ragazzi nato dalla collaborazione dell’autrice Anna Baccelliere, insegnante di scuola media da anni impegnata nella scrittura di romanzi per bambini e ragazzi, con l’illustratore bitontino Domenico Sicolo, responsabile dell’accademia del fumetto e presidente dell’associazione culturale Hamelin – Il paese dei ragazzi. Il volume è edito da Donatella Caione di Mammeonline. “Alina e l’orco Ulrico è un libro che pubblico con un po’ di timore – racconta Caione – ma tanto entusiasmo. E mi ci è voluto anche un bel po’ di coraggio, non tanto per la paura di non vendere, poiché riesco a non farmi condizionare da quest’aspetto nello scegliere i libri da pubblicare, ma per la paura di pubblicare un libro troppo difficile. Parlare ai bambini di pedofilia, di abuso sessuale è una bella sfida … ma ho letto due, tre volte la storia di Anna e ogni volta mi sono convinta”.
La storia di una bambina privata della sua fanciullezza dall’orco Ulrico: Alina si chiude sempre più in se stessa e nelle digressioni fantastiche dei tramonti sul mare, una risposta innocente e salvifica alle molestie subite come spettatrice passiva. Una sorta di fiaba distopica raccontata con estrema sensibilità e rappresentata con gran delicatezza.
La piccola viene raffigurata sempre con gli occhi chiusi fatta eccezione per l’ultima illustrazione dove, chiedendo timidamente aiuto alla madre e liberatasi del fardello che portava dentro, si ricongiunge alla libertà e riapre gli occhi alla vita.
I colori sono sempre bilanciati tra quelli caldi e luminosi appartenenti alla sfera emotiva di Alina e quelli scuri indicativi dell’orco. Un surrealismo quasi puerile che rievoca nitide le immagini delle evasioni della piccola: “Bagliori d’oro e d’argento, nuvole che parevano leggera ovatta rosa, sprazzi di cielo arancio scarlatto, riflessi violacei azzurrini, sfumature dai colo dell’arcobaleno, zampilli di luce dalle meravigliose tonalità”.
Il testo, scritto in piena libertà autoriale, si offre ai differenti livelli di lettura con la chiara attitudine educativa alla comunicabilità e all’esercizio delle responsabilità da vivere senza deleghe. E’ stato citato sul Corriere della Sera nell’articolo “Libri Coraggiosi” di Severino Colombo ed è tra i 5 finalisti come miglior libro per ragazzi del premio Puglialibre 2011.
Un racconto dal lieto fine che tocca nel profondo e che sottolinea l’importanza del porre attenzione alle urla silenziose di chi non sa difendersi: “Gli orchi non esistono solo nella fiabe – si legge sulla quarta di copertina – Spesso, purtroppo, sono molto più vicini a noi di quanto si possa immaginare. Niente paura, però! Nella vita, come nel mondo della fantasia, ci sono sempre un principe buono o una fata madrina pronti ad aiutare le bambine e i bambini che si trovano in difficoltà. Pur senza cavallo bianco o bacchetta magica, gli eroi del nostro tempo trovano sempre una soluzione adatta”.

Ilaria Teofilo

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